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Ricordi di paese
Cammino in auto in prima.
Una mamma scherza col suo bambino,
la nonna sorride…pizzico di melanconia?
O ricordi del passato?
Muratori lavoranti,
sudore, sudore e ancora sudore.
Per quattro stracci.
Stoffa tunisina,
piccolo gabbiotto rinomato
mille colori e poca pena.
Cane prigioniero
Su un isola di metallo e plastica,
dimenticato da tutti.
Quante cazzate alla radio,
vergognarsi…macché.
Soldi.
Piccola coppia,
quante strade e quante vie tortuose,
ma intanto sono felici
(è questo che importa)
Bimbo emarginato, negato
Un mondo estromesso e ignorato
Un cosmo unico, sprecato.
Abbandono questo coacervo di storie
Rifugiandomi nel mio mondo,
ove posso comandare e distruggere
senza far male a nessuno.
Ma quel mondo è la vera vita,
sangue polveroso che trascina via
senza badare al tempo donatoci.
Grazie.
©
Lorenzo Amadori
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