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E cade, e cade dentro
un’alba di stupore. E la città,
la mia città ferita,
indossa il suo mantello
di cristalli.
Silenzio; e scende, e posa
dal cielo bianco,
bianca come vestine
di battesimo, bianca
come veli di spose, bianca
come lenzuola d’ospedale,
bianca come le grida
dei morti.
S’acquieta la città, quasi la vita
sembra dormire.
Ma turbinano fiocchi
di pensieri, ma un cane
annusa l’aria infreddolito,
ma i bimbi in festa
ridono di neve.
(Gennaio 2019)
©
Chiara Barbieri
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