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Timeline
di Michael Crichton
Pubblicato su PBSR2006
Anno
2008-
Garzanti
Prezzo €
10-
679pp.
ISBN
9788811681038
Una recensione di
Gioia Nasti
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Votanti:
5246
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79.45%
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Uno dei grandi desideri dell’uomo è stato, ed è tuttora, quello di viaggiare nel tempo. E lo dimostrano numerosi romanzi di fantascienza, dei quali possiamo riconoscere il progenitore in The Time Machine di HG Wells, e film come Ritorno al futuro (con i suoi sequel). La possibilità di tornare indietro, cambiare la storia, anche quella essenzialmente quotidiana e personale, ha spesso affascinato la mente umana, alla ricerca di rivalse, rivincite o, più semplicemente, avventura.
Timeline è un romanzo che si svolge fondamentalmente intorno ad un gruppo di archeologi, che lavorano, sotto la direzione del Professor Johnston, nella valle della Dordogna per riportare alla luce, e quindi ricostruire, i castelli ed i vicini borghi di Beynac e Castelgard, ormai ricoperti di vegetazione. Lo scavo, sponsorizzato dall’industria ITC, è ancora ben lungi dall’essere terminato, così l’avvocato che rappresenta la società, Diane Kramer, viene inviato sul luogo per rendersi conto dei fatti.
Il Professor Johnston, messo alle strette dalla Kramer, chiede infine di parlare direttamente con il Presidente, Robert Doniger, e lascia la Francia alla volta degli Stati Uniti. Qualche giorno dopo, ad alcuni dei suoi collaboratori viene chiesto di raggiungere la sede dell’ITC. Arrivati a destinazione, i quattro collaboratori del Professore conosceranno il vero motivo dello scavo e soprattutto la verità riguardo la scomparsa del Professor Johnston. Egli si trova nella valle della Dordogna nell’anno del Signore 1357 ed i quattro sono stati chiamati perché gli unici capaci di andarlo a recuperare dal passato e riportarlo al presente.
Come Jurassic Park, anche Timeline può essere definito un “viaggio ai confini della realtà”. Un tuffo nel passato, questa volta nel vero senso della parola, che potrebbe fare dell’opera un “romanzo di fantascienza”. Invece, esso si presenta come un romanzo d’avventura ed il lettore non avverte affatto la sensazione che il presupposto, cioè la possibilità di viaggiare nel tempo, sia in realtà un elemento irrealizzabile, almeno per le tecnologie attuali. A rendere più realistica la situazione concorrono anche i personaggi; uno di essi, in particolare, David Stern, sarà quello che farà più domande di tutti, data la sua preparazione scientifica e la sua incredulità riguardo alla tecnologia impiegata dall’ITC.
Facendo affidamento alle teorie che sono alla base della meccanica quantistica, Crichton dona una certa plausibilità al principio generale secondo cui vengono costruite le macchine della ITC, capaci di trasportare oggetti, animali e persone indietro nel tempo. Ed utilizza una grande perizia anche nel presentare il mondo medievale, fatto di giostre e di guerre, di imboscate e di fughe, di duelli e di astuzie, in cui tre dei quattro collaboratori verranno catapultati.
Tra peripezie, agguati, una certa attenzione a quello che si dice e a come lo si dice, i tre collaboratori riusciranno a trovare il Professor Johnston e a ritornare appena in tempo al presente, lasciando però nel Medioevo uno di loro, che volontariamente decide di restare in quel mondo meraviglioso che ha per tanto tempo studiato e conosciuto e nel quale avrebbe sempre voluto vivere.
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