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Odore di parole
di Claudia Farnedi
Pubblicato su SITO
Anno
2003-
Edizioni Farnedi
Prezzo €
10-
112pp.
Una recensione di
Heiko H. Caimi
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Votanti:
14050
Media
79.59%
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In questo libro Claudia Farnedi esordisce con un ringraziamento significativo: ringrazia, infatti, “coloro che, girandosi dall’altra parte, mi hanno indicato altri sentieri”. Ma non si tratta di un testo polemico: si tratta, semmai, di un percorso composito alla riscoperta di se stessi, nell’intrecciarsi continuo di presente e memoria. Un percorso tracciato con uno stile particolare, semplice e complesso allo stesso tempo, che arriva dritto al cuore: a quello del lettore ed a quello delle cose, delle persone. Si, perché l’autrice non ci parla di personaggi di sua invenzione, ma di persone; e lo fa nel continuo intersecarsi di testo e di immagine, di prosa e di poesia, di rievocazione e di proiezione in un futuro prossimo.
La storia è quella del rapporto di una figlia con una madre affetta da Alzheimer, ed è scritta con un continuo altalenare tra lucidità e incertezza, tra ricordo ed oblio; un alternarsi di voci e di silenzio, di intimità e di distanza. “Ritagli di carta per dipingere un nuovo mondo. Ritagli di parole che odorano di buono. Ritagli di tempo dal sapore indimenticabile. Ritagli di silenzio per dare spazio alla memoria”, come cita il risvolto di copertina.
“Odore di parole” non è un libro da leggere tutto d’un fiato, né quando si è distratti: è un testo sul quale soffermarsi, riflettere, tornare indietro; un tragitto da percorrere più volte ritrovando quella capacità di ascolto –di noi stessi prima ancora che degli altri- che ci permette di assorbire le altrui parole e trasformarle in esperienza personale. Si tratta di un libro breve, ma non è uno scritto che si possa risolvere in una sola lettura affrettata.
Qualcuno potrebbe sostenere che certe riflessioni dell’autrice affondano nell’ovvietà: “far comprendere i propri sentimenti agli altri è un esercizio buono. Non c’è bisogno di prendersela o di turbare qualcuno se qualcosa va storto, basterebbe comunicare all’altro cos’è accaduto. Senza colpe, senza rimproveri. Solo facendo capire cosa sentiamo dentro”. Ma si tratta, in realtà, di frasi di antica e sempre nuova saggezza: perché non è mai scontato ciò che ancora non si è compreso. In un’epoca in cui il dialogo è zittito dalle chiacchiere e da pregiudizi senza fondamento, fa bene ritrovare questo linguaggio limpido, capace di sondare la complessità dell’esistenza senza trasformarla in una colta quanto delirante complicazione. Perché anche le affermazioni apparentemente banali vanno riprese quando se ne è rimosso il significato, schiacciato dall’abitudine e dalla fretta.
Claudia Farnedi si esprime con il linguaggio poetico della semplicità, ed è qui che sta l’universalità dei suoi scritti, la cui chiave è resa esemplarmente da una frase: “il tempo scorre, le stagioni si alternano, gli anni si ripetono, le cose vanno in un ordine che corrisponde non solo alla natura e ai suoi cicli, ma ad un altro ordine che si svolge tra cielo e terra”; a contatto con la natura e con gli oggetti, vivendo in sé una poesia dell’esistente che chiunque può comprendere, se solo si sofferma ad ascoltare concedendosi qualche istante di silenzio.
Nelle sue pagine l’autrice si lascia prendere, a tratti, da uno sguardo quasi francescano verso la natura, recuperando quel punto di osservazione che, tra infanzia e adolescenza, ha colonizzato la nostra sensibilità. Claudia Farnedi sa guardare alle cose come in una continua scoperta, riaffermandone nel contempo la solidità attraverso quei particolari, solo apparentemente insignificanti, che rendono densa la vita. E che è resa, in queste pagine, con la devozione di chi sa che la vita ha molto da insegnare e che il suo messaggio, anche nei momenti più difficili, non è necessariamente crudele.
Nell’opera sono presenti anche elementi fantastici nei quali il farsi realtà della fantasia sembra più reale del reale (la conversazione con l’antico gelso, lo specchio “magico”); ed una fiaba senza soluzione che ci mostra l’universo delle domande senza risposta: non perché non vi siano risposte, ma perché esistono risposte che solo l’anima sa ascoltare.
Un libro intenso, profondo, che istiga la meditazione; accompagnato da immagini fotografiche, anticipatrici ogni volta delle pagine che stiamo per leggere, scattate dall’autrice stessa; in cui ci colgono all’improvviso immagini poetiche che ci appartengono –che appartengono a quella parte di noi che, a contatto con se stessa, sa ancora trovare spazio per l’amore e per la comprensione.
Note sull’edizione: il volume è ben curato, con una copertina in cartoncino zigrinato concepita con raffinatezza, e stampato su carta chiara e resistente, gradevole al tatto, con un carattere che permette la massima leggibilità.
Bibliografia:
Odore di parole (Edizioni Farnedi 2003)
Ogni cosa (Edizioni Farnedi 2002)
Il gioco della verità (Edizioni Farnedi 2001)
Giorni di vento, giorni d’amore (edizioni Il Ponte Vecchio 1995)
Beato te che hai 20 anni (autoprodotto 1994)
Il cuore del Basket Femminile (edizioni ADK 1990, attualmente fuori produzione)
Il libro si può richiedere presso la casa editrice:
EDIZIONI FARNEDI di Claudia Farnedi
Via Mariana, 4770
47023 Calabrina di Cesena (FC)
Tel. 0547-322144
oppure tramite email: edizionifarnedi@libero.it
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