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Un Angelo di nome Giuda
di Daniele Traferro
Pubblicato su SITO
Anno
2004-
Montag
Prezzo €
19-
350pp.
ISBN
9788895478326
Una recensione di
Carlo Bacchiocchi
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UN SOLO VOTO AMMESSO Riprova tra 24 ore
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Votanti:
8915
Media
79.54%
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Un po' per caso (ma esiste davvero il caso?) un po' per volontà mi sono imbattuto in questo libro, addirittura prima che fosse dato alle stampe. Devo ammetterlo, avevo delle riserve sulla sua lettura, un po' perché pensavo trattasse di tematiche prettamente religiose, un po' perché temevo fortemente la scia de "Il codice da Vinci". Su entrambe le ipotesi ho dovuto ben presto ricredermi, risucchiato fina dalle prime pagine in un Building romance piuttosto complesso, con echi principali che richiamavano a "Illusioni" di R.Bach e "La profezia di celestino" di J.Redfield, ma le cui onde lontane mi hanno riportato alla mente anche Siddahrta, Uto e Holden. La trama è a suo modo abbastanza semplice e l'incipit è quello di "Intervista col vampiro" dell'osannata Anne Rice: Giuda torna sulla Terra ed incarica un conduttore di programmi TV di raccontare la sua storia. Ma la sua scelta dell'intervistatore non è casuale, e ben presto ci ritroveremo catapultati tra il passato di quest'ultimo, quello di Giuda, il presente, ed il possibile futuro dell'umanità. Nonostante i piani temporali della narrazione siano sfalsati, questa resta sempre fluida, tanto che le oltre 300 pagine di questo romanzo scorrono via in poche ore. Man mano che si procede nella narrazione ci si trova catapultati tanto in scene di azione degne dei migliori film orientali, quanto in momenti di profonda riflessione, sia sulla religione cristiana, sia, soprattutto, sulla nostra spiritualità. Queste riflessioni non sono mai oziose o pedanti, ma seguono il naturale flusso della storia, e non ci abbandonano nemmeno quando chiudiamo il libro per risposare gli occhi dall'intensa lettura. Ha dello strabiliante che questo romanzo sia un'opera prima, essendo di fatto praticamente privo di difetti. Se proprio volessimo recriminare qualcosa potremmo dire che il finale non prevede rovesciamenti di prospettiva o colpi di scena, ma si presenta in maniera tutto sommato non definitiva, risultato probabilmente voluto dall'autore in vista di un suo possibile seguito. Se è così non posso che augurarmi che il libro abbia il successo che gli è dovuto, così da leggere presto un suo sequel. Per ulteriori informazioni la tecnologia del nuovo millennio ci aiuta, visto che l'autore ha un suo blog e risponde personalemnete a tutti i commenti, per sui, vale davvero la pena di approfittare: https://unangelodinomegiuda.wordpress.com/
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