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Sizilianische Weltanschauungen
di Salvatore Giordano
Pubblicato su SITO
Anno
2009-
Edizioni Carlo Amore
Prezzo €
12,00-
130pp.
ISBN
9788887958638
Una recensione di
Luigi Panzardi
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Sizilianische Weltanschauungen Visioni del mondo dall'isola del sole di Salvatore Giordano Edizioni Carlo Amore euro 12,00 Lo scambio dei ruoli divide in due parti la raccolta che definirei, con precisa intenzione, di studi narrativi. Il primo racconto ha per protagonista il Nuccio, che inviato ad intervistare Zi Fortunello orefice da una radio locale, ne diventa amico e confidente, fino quasi a dimenticare lo scopo primario; viene, infatti, affascinato dalla personalità del vecchio bacucco, che ha, in realtà, alle spalle una vita da trovatello, affidato dapprima all'amore pietoso (e talvolta lubrico) delle suore, poi ad un collegio di preti dove viene blandito dalle cure carnali di un istitutore, e che, ormai grandicello, trova collocazione presso il titolare dell'oreficeria al quale succede, dopo la morte di costui, nella proprietà del negozio. La storia si svolge in una atmosfera di semplice calda freschezza, contrasto gradevole tipico del luogo, come lo inzuppare una calda brioche in una fredda "granita di gelsi", sempre venata per di più da una ironia sottile e amorevole, che è l'atteggiamento costante dell'autore nei confronti della propria terra, un amore donato con criticità, di cui lo stile agrumato svela le sfumature, anche le più aspre. Giunti alla fine, sembra che il racconto, come sarebbe naturale, abbia avuta la sua vita e la sua debita conclusione. Sembra. Anche le vicende che animano gli altri episodi appaiono talvolta dilatarsi fino a raggiungere le regioni dell'irreale, perché le storie (sempre di storie si tratta) nascono dalla forte capacità di fantasticare dell'autore, ma prendono terrena consistenza nell'atmosfera peculiare della Sicilia, forte e pur rarefatta, mossa da variabile lentezza dei siciliani, nei quali i confini intellettuali dei concetti sfumano, diventano "opinabili punti di vista". Le vie del dolore e del godimento di un popolo vengono ripercorse con una fine sensibilità psicologica che giunge a riprodurre visivamente sentimenti e modi di vivere esclusivi e contagiosi. Stili di vita che corrompono e infettano di sé anche le personalità più metalliche, come quella dello zurighese nel racconto "Il passo carrabile", o lo "scarrozzo", passaggio che nel piccolo paese di Convicino non ha bisogno dell'autorizzazione comunale per essere lasciato libero dalle macchine in sosta. Pure da una perfetta miscela della realtà concreta dei paesaggi siciliani con spunti di pura fantasia nasce la figura di un Bakunin isolano, cultore e insegnante di storia del cinema, anche questo, come l'originale, anarchico e vivente a suo modo, personalità provvisoriamente accennata in un gioco delle parti che continuerà e si completerà nella seconda parte della raccolta, quando la "chjna" sarà passata. Avverrà dopo la lettura di un ardente pamphlet la sorpresa: la piena è passata, i giunchi si rialzano ed ecco apparire l'altra sponda del fiume, quasi speculare, eppure diversa. Uno dopo l'altro i racconti si riaprono, le singole vicende riprendono a maturare, i protagonasti dei primi diventano comparse, o quasi, in questi secondi, in una ripresa della stessa vita rivista e rivissuta però da altri occhi. Ma perché questa sorpresa tale rimanga per il lettore, mi corre l'obbligo di fermarmi qui.
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