GLI
AUDIOLIBRI DI PB
Le versioni audio dei migliori racconti
comparsi sulla rivista, lette dagli autori
o dai membri della redazione di PB. Da ascoltare
on line o scaricare gratuitamente nel proprio
lettore MP3 per portarli con sè in
auto, in metropolitana o... al lavoro. Al
momento sono presenti in archivo
124 racconti scaricabili gratuitamente. >>Clicca qui per ascoltare
InKubi KemioterapicI
di Stefano Pelloni
Pubblicato su SITO
Anno
2007-
LULU.COM
Prezzo €
8-
44pp.
ISBN
Una recensione
di
Alessandro Canzian
VOTA QUESTO TESTO
Votanti:
274 Media
78.98%
Se la funzione della poesia, o almeno una delle sue funzioni (quella per inciso predominante) è quella di far pensare il lettore, ecco allora che InKubi Kemioterapici di Stefano Pelloni si può a pieno titolo definire un libro di poesia. Dei versi diretti che palesemente fuggono lo sproloquio, l'ammasso di parole ed immagini, pur non rinunciando a una precisa descrittività del male. Un male che è allo stesso tempo il tumore a cui si fa fronte, la morte conseguente ma già da tempo presente dentro il male come convivenza, e la vita vista quasi come una conseguenza collaterale che solo davanti alla tragedia acquisisce i connotati, tutti consci, di vita vera e riscoperta. Stefano Pelloni in questi versi tendenzialmente prosastici (come la stragrande maggioranza della produzione poetica odierna) scava dentro il male analizzandone la cura, la distruttività delle flebo che cancellano l'essere umano, le figure aleggianti intorno, la morte che è tale sono in quanto osservata da chi è rimasto vivo. Non sono versi che tendono ad alcuna salvezza, questi, bensì a una più concreta coscienza di cos'è il vivere. Nonostante a sprazzi si riconosca il tentativo lessicale di contrapporre la poesia al male (ad esempio i testi “Kemio / Kristo / Krisi / Kaiser / Kazzo / Kosa // Perchè?” e “Kemio / Pandemio / Laudemio / Proemio. // Veleno Osceno / Alieno / Ameno // Dolore / Squallore / Tremore / Timore // Morte”). Non sono versi, questi, nemmeno semplici nonostante siano i primi dell'autore. Il quale pur non avendo ancora percorso un adeguato labor limae tecnico (ci permettiamo questa nota di critica solo in virtù di una sensazione di migliorabilità che tutta rende onore all'autore) sa comunque affidarsi a un istinto scrittorio che è immediatezza ed evidente esperienza forte e fortemente vissuta. E oseremmo aggiungere nella giusta direzione. Rifuggendo il pietismo. Cogliendone la ribellione. Imparandone la vita.
Alessandro Canzian
Alcuni testi da Inkubi Kemioterapici:
“ Deltacortene 25 mg // Ranidil // Tantum verde // Lasix 500 // Calcio carbonato // Ciclo di Endoxan + Steroide // Ecco a voi / la mia nuova lista della spesa.”
“L'ago nella vena / spara veleno. / Merda con merda / sofferenza con sofferenza. / Questo combattere / la malattia / mi ricorda i generali alla guerra. / Violenza genera violenza / Veleno genera veleno. / E qui / il nemico è nel tuo corpo / e lo senti / si nasconde / e le gocce maledette / scendono dalla flebo / e / cercano / frugano / attanagliano / distruggono // Ma io / alla fine / esisterò ancora?”
“Oltre quella porta / una buia stanza. / Un corpo giace / sofferente / e due occhi / ti chiedono / Perchè? / Tu non sai cosa dire / e vorresti / in quel preciso momento / non esserci / Anzi / di più. / Vorresti non esistere / essere / concetto / spirito / aria... / E' troppo difficile / essere / uomo”
“In attesa / nel buio / con lo sguardo / aldilà del limite. / Un battito d'ali / poi... / improvviso / l'immenso silenzio del nulla. / Requiem. // Ma ancora / resto alla vita.”
IMPORTANTE: Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non assume carattere periodico e viene aggiornato senza regolarità ogni qualvolta se ne presenti la necessità
ovvero secondo
la reperibilità e disponibilità dei contenuti e delle informazioni. Pertanto, il presente sito non può essere in alcun modo considerato testata
giornalistica assoggettabile
agli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge n. 47 del 1948.