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Lettura di brani tratti dall’opera, con l'attore della Compagnia del Giullare, Andrea Bloise

A proposito di Ghigo...

Quella dell’antologia è una specie di “scommessa”: libri compositi andavano molto in voga negli anni Venti e Trenta dello scorso secolo, ma ora non vengono più considerati “economicamente attuabili”, anche per l’influenza della narrativa d’oltreoceano, che richiede ormai soltanto romanzi unici e non divisibili (o semmai saghe di vari romanzi). Un piccolo scopo di quest’operazione è anche riportare l’attenzione su questa struttura composita, che dà molto, penso, al lettore anche in termini puramente economici ed inoltre offre una visione più “panoramica” dello stile dell´autore...

Il romanzo, L’amore nella città sommersa, è ambientato nella Roma del 1929, anno cruciale della politica italiana, in quanto cessa l´ultimo parlamento eletto nel 1924, anche se ormai restavano soltanto pochi liberali e cattolici alla Camera, oltre ai fascisti. A Roma, è l´anno dell´ultima grande alluvione del Tevere, quello dei Patti Lateranensi, ma anche quello in cui si inizia a parlare di un nuovo piano regolatore, ed è proprio alla fine dell´anno in cui i tram vengono tolti dal centro storico, per esplicita decisione di Mussolini, vicenda che è centrale al romanzo.

A Monteverde, dove si svolge buona parte della vicenda, nel 1929 viene ultimato l´ospedale Del Littorio, ora San Camillo: è una Monteverde pre-pasoliniana, del tutto diversa da quella de “Una vita violenta”, senza ancora Circonvallazione né case popolari, quindi fondamentalmente una zona di villini suburbana. La questione dei tram, che è centrale al romanzo, diviene un pretesto per intensificare la creazione della città come la conosciamo, coi suoi contrasti violenti tra la città sommersa e quella emersa, tra quella che si finge di non vedere e quella ufficiale. La vicenda è quella di un professore torinese, trasferito nella capitale da tempo, ma ancora ´in fuga´, almeno col pensiero, e del suo rapporto, professionale, ma anche quasi di amicizia, con un suo allievo timido e fin troppo succube dei genitori, specie del padre.

Tra gli altri racconti, il più lungo, “B.A.”, è concentrato sulla crisi “di crescita” emotiva ed affettiva di una ragazza ventitreenne, vissuta sul continuo contrasto tra il Centro, rappresentato da Roma, che pure non viene mai nominata, ed un ipotetico nord, dove il suo ragazzo ha trovato lavoro (beh, lavoro sarebbe forse esagerato: insomma un posto...).

Carlo Santulli, scrittore, critico, professore associato a contratto presso la facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma e collaboratore storico della rivista letteraria Progetto Babele, ha dato alle stampe la sua prima raccolta, Ghigo e gli altri, che contiene nove racconti e un romanzo breve. Le storie sono colorate da un accento realistico, ma solo se per realista non intendiamo dire mimetico, referenziale, atto di corrispondenza univoca fra le parole e le cose.

 

Salerno - Teatro del Giullare 06 Giugno 2009
Da SX: Carlo Santulli, Paola Senatore, Andrea Bloise, Valeria Francese	Valeria Francese	Da SX: Carlo Santulli, Paola Senatore, Andrea Bloise, Valeria Francese
Carlo Santulli	Valeria Francese	Carlo Santulli