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Anno
2009-
Sperling & Kupfer Editori
Prezzo €
23,90-
1038pp.
ISBN
9788820047665
Una recensione
diMiriam Ballerini
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Votanti:
8742 Media
79.41%
King sorprende sempre per la sua prolissità, per come riesca da una situazione banale, a trarre un lunghissimo e articolato romanzo.
Cosa accadrebbe se qualcuno giocasse con noi, come certi bambini crudeli con le formiche? Quando le intrappolano sotto a una lente di ingrandimento per vederle bruciare vive?
Essenzialmente è questa l’idea di partenza del romanzo che venne a King nel lontano 1976, ma allora non riuscì a svilupparla. Ci ha provato oggi ed ecco che ne è nato The dome, in italiano la cupola.
Ambientato nella cittadina di Chester’s Mill nel Maine, la quale, d’improvviso, si ritrova isolata dal resto del mondo; chiusa in una cupola trasparente che nemmeno i potenti missili dell’esercito statunitense riescono a scalfire.
King non ha da gestire solo pochi personaggi, ma l’intera cittadina. Ad ognuno assegna un carattere, una particolarità diversa.
Ricrea la lotta fra il bene e il male in formato ridotto, rispetto a quella mondiale de L’ombra dello scorpione.
Scritto in maniera accattivante, che prende, che spinge a proseguire e a vedere cosa accadrà anche quest’ultimo lavoro di King non delude gli appassionati del genere.
Fra fantascienza e horror, l’autore si destreggia fra il bullismo, la bontà e la cattiveria, l’altruismo e l’egoismo. Sondando le reazioni più disparate delle persone costrette a vivere la stessa situazione. Portando fino all’esasperazione ogni loro caratteristica.
Dice King: “Ho cercato di scrivere un libro in cui il pedale dell’acceleratore fosse costantemente a tavoletta”.
E direi che ci è riuscito!
Un gioiello la morale nel finale: “Tornarono insieme nel mondo, portando la cosa che avevano ricevuto in dono: la semplice vita. La pietà non è amore, pensò Barbie… ma se da bambino hai donato un indumento a chi era nudo, non può non essere un passo nella direzione giusta”.
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