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Elisabeth Bathory - La torturatrice
di Angelo Quattrocchi
Pubblicato su SITO
Anno
2005 -
Editore Malatempora
Prezzo €
10 -
93 pp.
ISBN
2147483647
Una recensione
di
Gordiano Lupi
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La contessa Bathory è uno dei cattivi più affascinanti che la storia del crimine consegna alla leggenda. Questa malvagia donna può essere annoverata sia tra i vampiri che tra i serial killer, ma anche tra le amanti perverse dei piaceri saffici. La Bathory organizza una corte degli orrori e vive tra streghe e servi deformi che le procurano vergini da possedere e quindi dissanguare per i suoi bagni quotidiani. Un giorno le predicono che diventerà vecchia e brutta ed è la sola cosa che lei non può accettare. Elisabeth si mette alla ricerca di un antidoto alla vecchiaia e le sue amiche streghe le raccomandano il sangue di vergine per mantenere la pelle fresca e bianca. La sua sessualità lesbica da donna dominatrice che gode nell’infliggere dolore condiziona tutto il filone cinematografico del nazi-erotico e il fumetto porno-sadico. Negli anni Settanta esce addirittura un periodico con protagonista la Bathory e ancora oggi troviamo giovani autori che si cimentano su un tema mai sorpassato. Dopo questa lunga premessa diciamo che Angelo Quattrocchi ha fatto un buon lavoro di ricerca ed è andato a rispolverare la vita di una vampira perversa che vive a pochi passi dalla terra che sarà il regno di Dracula. L’autore accetta senza riserve ciò che tramanda la leggenda e che un film importante come I racconti immorali di Valerian Borowczyk (1974) ci ha raccontato per immagini. Quattrocchi non cita neppure la tesi del possibile complotto ordito ai danni della contessa, dubbio che invece tormenta la scrittrice Adriana Assini in un bel libro sulla Bathory edito da Spring nel 2004. A dire il vero noi la vediamo come Quattrocchi perché amiamo la narrativa e il cinema dell’orrore e quindi siamo suggestionati dal fascino perverso di una scannatrice di donne che si fa portare vergini da un servo deforme, le possiede e poi si immerge nel loro sangue. Però se ci pensiamo bene anche al tesi del complotto ha le sue suggestioni e potrebbe essere presa in considerazione. Le terre della Bathory facevano gola a molti e in quel tempo troppo potere nelle mani di una donna non era una cosa all’ordine del giorno. Ad avvalorare il fatto che la contessa fosse davvero una sanguinaria torturatrice ci sono i corpi di donna ritrovati sepolti intorno al castello. E poi tutto va bene e nessuno indaga sino a quando la contessa uccide serve e popolane, ma viene processata quando comincia a pensare che solo il sangue nobile la può ringiovanire. Angelo Quattrocchi scrive una buon resoconto che sta a metà tra storia e leggenda, un libro informato e documentato che indugia anche sui particolari delle torture e sui bagni di sangue. Siamo tentati di definirlo un saggio-splatter. E nel caso della Bathory ci pare proprio il caso.
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