Ezra Pound fu senza alcun dubbio uno dei più grandi intellettuali di tutto il Novecento, se non addirittura il più grande.
Pound nacque il 30 ottobre 1885 a Hailey, nell'Idaho, dove il padre svolgeva la mansione di giudice fondiario. Trascorse la giovinezza a Filadelfia, dove iniziò gli studi, prefissandosi sin da adolescente di essere poeta. La figura del poeta in Pound costituì una costante, fu sempre presente in lui, sin dalla tenera età sino alla morte. Egli si definì sempre, come prima cosa, un poeta.
Visitò l’Europa per la prima volta a soli 13 anni, nel 1898, e se ne innamorò. Infatti, nel 1908 lasciò gli Stati Uniti per l'Europa; si trasferì prima a Gibilterra, poi a Venezia. Proprio presso la Serenissima, diede alle stampe il suo primo libro di poesie, A lume spento[1], il cui titolo era tratto da un verso del Purgatorio di Dante[2]. Fin dagli esordi il suo legame poetico con l’Italia e la sua cultura, fu fortissimo.
Dopo il periodo lagunare, si trasferì a Londra, dove visse per 12 anni. Qui pubblicò alcune sillogi ispirate ai preraffaelliti, ad altri poeti dell'Ottocento e alla letteratura medievale. I preraffaelliti permearono anche le raccolte Personae nel 1909 e Canzoni nel 1910. Egli per alcuni anni, durante il periodo londinese, fu ossessionato dalla figura di Dante Gabriel Rossetti[3], il più celebre dei preraffaelliti. Si evince da ciò come il legame con l’Italia continuò ad essere forte anche durante il periodo londinese.
Durante gli anni antecedenti la Prima guerra mondiale, Pound fu tra i principali promotori dell'imagismo e del vorticismo. Il primo sosteneva la necessità di un linguaggio poetico conciso e chiaro, mentre il secondo vuol esprimere il concetto di energia e di forza inserendo nella pittura movimento e dinamismo.
Non si può però parlare di Pound senza accennare al suo legame con il ventennio fascista. Nel 1925, dopo aver trascorso alcuni anni a Parigi, si trasferì in Italia, a Rapallo. A Rapallo visse dal 1925 al 1945, vivendo in una mansarda di un palazzo affacciato sul lungomare; il vicolo fu poi a lui intitolato, e una lapide ne testimonia l'effettivo soggiorno. Qui egli creò un circolo di amici artisti e progettò iniziative letterarie e musicale, come il Supplemento Letterario del Mare (settimanale rapallese) e le stagioni di concerti degli Amici del Tigullio, che si svolsero per tutti gli anni Trenta. A partire dal 1930 si iniziò ad interessare sempre più alla politica e al fascismo, vide in esso la gloria, la grandezza e quel ritorno al classicismo, fondamentale per lo sviluppo di una grande nazione. Il 30 gennaio1933 riuscì a farsi ricevere a Roma da Benito Mussolini: fu l'unica volta in cui i due si incontrano. In quell'occasione egli regalò al Duce una copia dei suoi Cantos e gli illustrò alcune proposte in materia economica, pronunciando forse la sua frase più famosa: «Duce, ho la possibilità di non far pagare le tasse ai cittadini». Nel 1936 pubblicò a Londra il libro Jefferson and/or Mussolini: in quest'opera il poeta fornisce un'interpretazione liberale ed artistica del dittatore e primo ministro italiano, paragonandolo al terzo presidente degli Stati Uniti d'Amarica. La sua ammirazione per il Duce era enorme, e apprezzava altresì la politica economica del Terzo Reich di Hitler, pur ritenendo quest'ultimo un imitatore isterico e poco istrionico di Mussolini. A partire dal 1940 iniziò a trasmettere, dalle frequenze dell'EIAR e stipendiato dallo Stato Italiano, il programma radio Europe calling, Ezra Pound speaking, interamente in lingua inglese. Dall'ottobre1943 all'aprile1945 aderì alla RSI come cittadino straniero residente, e si trasferì a Milano per continuare le trasmissioni radio, tentando ancora una volta di convincere il governo fascista ad applicare le sue teorie economiche. Il 3 maggio del 1945 venne catturato dai partigiani italiani, il 14 e 15 giugno venne esaminato da psichiatri, uno dei quali trovò in lui sintomi di grave tracollo psicofisico e a fine novembre 1945 fu trasferito in aereo a Washington, per il processo.
Puond fu sempre fedele al fascismo, non titubò mai, il suo amore e la sua fedeltà al Duce non vennero mai meno con il trascorrere degli anni, anzi potremmo dire che si rafforzarono. Tale legame indissolubile fece sì che. putroppo, anche la sua figura di grandissimo e immenso poeta venne per molti anni penalizzata e spostata in secondo piano. Ma Pound è stato e sarà sempre uno dei più grandi intellettuali e poeti di tutto il Novecento. Se dovessimo racchiudere la sua essenza in tre parole, potremmo definirlo: poeta-fascista-rivoluzionario.
[1] E. Pound, A lume spento and other early poems, New York, New Directions, 1965.
[2] Il titolo è tratto dal verso 9 del Canto III del Purgatorio: «Ora invece le bagna la pioggia e le disperde il vento fuori dal regno di Napoli, quasi lungo il fiume Liri, dove egli le fece traslare a lume spento. Per la maledizione della Chiesa l'eterno amore divino non si perde al punto che non possa tornare, finché c'è un po' di speranza». D. Alighieri, Purgatorio: la Divina commedia, Milano, Mursia, 1988.
[3] Dante Gabriel Rossetti, nato Gabriel Charles Dante Rossetti (Londra, 12 maggio 1828 – Birchington-on-Sea, 10 aprile 1882), è stato un pittore e poeta britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti insieme a William Holman Hunt, Ford Madox Brown e John Everett Millais.