Note
bio/bibliografiche:
Dietro lo pseudonimo Vincent Blacksmith si nasconde Vincenzo Maniscalco.Ha scritto molte poesie e diversi racconti. "Sangue semente" è il suo primo romanzo, pubblicato dalla Fermenti.
"Era un pomeriggio come gli altri, uno di quei pomeriggi in cui il caldo a Palermo è fuoco. Era proprio uno di quei giorni, con asfissianti folate di vento di scirocco. Rovente, ma nulla in confronto all’inferno che per Lorenzo sarebbe stato a quarantun anni!"
Questo è l'incipit del romanzo "Sangue semente", un romanzo che potrebbe essere meglio definito come una "psicotragicommedia" dei nostri tempi. E visto che la storia del curioso e goffo protagonista, Lorenzo Tortorella, si dipana tra Palermo e Trento. Potrei evidenziare l'incipit dell'altra metà del racconto.
”Era un pomeriggio come gli altri. Uno di quei pomeriggi in cui il freddo a Trento è pungente e ti penetra le ossa. Era proprio uno di quei giorni, spazzato da un fastidioso vento di tramantona. Freddissimo, ma niente a confronto del gelo, che a Lorenzo avrebbe ghiacciato il sangue a quarunt anni”.
Il fantasma di se stesso più grande di lui, apparendogli in sogno, lo perseguita con il vano tentativo di cambiare il corso della sua vita. I dialoghi tra i due, rilevano una dicotomia, che rimandano alla stessa realtà in cui vivono e diventano perciò esilaranti e drammatici al contempo. Lo stile narrativo è contradditorio, come contraddittorio è lo stesso carattere del personaggio principale. La narrazione spesso enfatica, punta molto sul pathos e sull'uso di logorroiche parole auliche. Metafore, neologismi, e dotte citazioni si contrappongono volutamente ad uno stile che anche nei dialoghi suona decisamente modernamente veloce. Una scelta stilistica contraddittoria, ben precisa, che si trasferisce coerentemente sulla stessa complicata contraddittorietà del protagonista sdoppiato tra realtà e sogno, tra bene e male, tra tragedia e commedia, tra Trento e Palermo, facendone emergere una ricchezza caratteriale come in una tela policromatica: comicità, frivolezza, infantilismo, fanno, perciò, da contraltare alla profonda coscienza di sé, all'autoanalisi esasperata, alla tragedia degli avvenimenti, a brillanti invenzioni paradossali, fornendo un quadro dai tantissimi colori vivaci. Lo scrittore, nasce non per caso a Palermo e si trasferisce per caso a Trento di cui amerà profondamente le sue montagne, non dimenticando il mare. Da buon siciliano rimane sicuramente influenzato dalla contraddittorietà della sua terra, dalle letture di Luigi Pirandello e per questo, anche se la storia è sicuramente una tragedia, non poteva che essere affrontata in chiave ironica, paradossale e quasi mai vittimistica, diventando anche commedia. L’ Innocenza, caso mai, andando oltre il fatto giudiziario che coinvolge il protagonista del romanzo, è un’Innocenza in quanto Uomo: essere per sua natura vulnerabile e fallibile. La storia giudiziaria del Lorenzo Tortorella, fa così, solo da contorno e da spunto per descrivere la vita stessa, come qualcosa di imprevedibile e tremendamente bizzarra. Le "accuse" alla superficialità e all'anacronistica macchina Giudiziaria, rimangono perciò, divertenti e drammatici elementi sempre secondari. L’invenzione di un divertente e geniale paradosso ricavato dalle letture di Nietzsche fa da filo conduttore al romanzo. Qualche procuratore, magistrato, avvocato che dovesse sentirsi offeso, saprà invece ricavare da questa lettura e dagli elementi paradossali che la contraddistinguono, argomenti di riflessione e sorrisi senza risentimenti, consapevoli anche loro, come tutti noi, dell’umana fallibilità e del complicato rapporto con la Verità. Anche se non risparmia una certa causticità, a prevalere, così, è soprattutto, l'attenta e minuziosa analisi psicologica, applicata chirurgicamente al protagonista principale, scarnificato con l'intento di sezionare attraverso lui, l'Uomo stesso: la sua natura vulnerabile, le contraddizioni, la sua poliedricità. L’intento umano disperato e spesso vano di voler dare Ordine al Caos, di essere lineare, decifrabile e comprensibile, si scontra, così, in ogni istante con la sua stessa natura imprevedibile e fragile. Una natura Umana, troppo umana.
RECENSIONI su "Sangue semente": https://www.literary.it/dati/literary/cosco/sangue_semente.html
https://www.literary.it/dati/literary/nanni/sangue_semente.html
Su https://trentoblogcommunity.com/ ho creato, poi, il Gruppo dedicato alla lettura, dove mi diverto a scrivere pensieri e recensioni sui libri di ieri e di oggi.
https://trentoblogcommunity.com/groups/classifica-recensioni-e-consigli-sui-migliori-libri-di-ieri-e-di-oggi
Sanguesemente edito da Casa Editrice Fermenti
Sono presenti in anobii
Ciao Vincent Blacksmith
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