FOTOGRAFIA
Notte piovosa.
Salgo in soffitta.
Scatoloni.
Vecchie cose.
Cianfrusaglie e polvere.
Libri di favole.
Giocattoli.
Dischi.
Bambole.
Vestiti dismessi.
Un album fotografico.
Tra le mani ricordi.
Reperti.
Archivio di famiglia.
Tante foto.
In una ti riscopro bambino.
Le mie palpebre tendono a chiudersi.
Vorrebbero privarmi della vista.
Combatto la forza del sonno.
Tento di vincerla.
Non è ancora tempo di dormire.
Non lo sarebbe mai!
La vita è troppo breve, si dice.
Lo credono in molti.
Voglio guardarti ancora.
Voglio fissare i tuoi occhi.
Sembri guardarmi.
Il nostri sguardi si incontrano.
Una linea immaginaria ci unisce.
La foto è nitida.
Di te, tra tutte, è la più bella che possiedo.
Ne colgo i particolari.
Godo della tua bellezza.
Ammiro il tuo volto.
Mi assomigli.
Carnagione scura.
Occhi e capelli neri.
Labbra serrate.
Un sorriso accennato.
Espressione serena.
Indossi un maglioncino a righe colorate.
Sei seduto a una tavola imbandita.
Tovaglia rossa.
Una candela accesa a centrotavola.
È Natale.
Ho un desiderio.
Baciare le tue guance tenere.
Vorrei abbracciarti.
Mestizia!
Un'immagine davanti agli occhi.
Soltanto una foto tra le mani.
Stampa su carta lucida.
Non basta.
Non consola.
Non appaga.
Mi manca il tuo abbraccio.
Il tuo profumo è ricordo.
La fotografia non lo può emanare.
Per quanto splendida sia.
Per quanto perfettamente ti ritragga.
Maria Luisa Donatiello