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Il Peso della Bellezza
di Guido Croci
Pubblicato su SITO
Anno
2010-
Edizioni Il Castello
Prezzo €
10,00-
214pp.
ISBN
9788888021775
Una recensione di
Giuseppe Bonaccorso
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Francesco de Stisi, ex professore di lettere, lavora come investigatore privato presso l'agenzia "La Scelta Migliore". Il suo capo, la rampante e determinata Maria Leone, ha l'abitudine di affidare al suo collaboratore e amante i casi più insoliti, in cui acume, cultura e una buona dose di sfacciataggine sono elementi indispensabili per la loro risoluzione. Attraverso un viaggio, lucido quanto ironico, nelle pieghe dell'animo umano, Francesco de Stisi ci spiega come la bellezza talvolta possa essere, per una donna, un peso insostenibile. Tra Montaigne e cinema, Francesco de Stisi si fa portatore della più squisita tradizione post moderna. L'autore ci porta attraverso le dinamiche della psiche umana con ironia e leggerezza tipiche di una penna consumata. La figura dell'investigatore assume connotati nuovi e rinnovati, diversi da un Meigret, come di un Montalbano. La vera piacevolezza è leggere delle sue storie, le vicende di un personaggio realistico quanto letterario, degno erede di una tradizione. Il postmodernismo di Croci è brillante, disseminato di citazioni leggere, ma accessibili solo per il lettore attento. E, nel pieno spirito del genere, si ha una narrazione scorrevole e ironica. I personaggi che Francesco de Stisi incontra nella sua carriera di investigatore sono esemplari di varie condizioni dell'uomo contemporaneo, soprattutto della donna. Dal suo narrare traspare l'attenzione psicologica nel rapporto tra la donna e la bellezza, questo carico gravoso che porta al centro dell'attenzione e si non desidera altro se non scappare lontano da tutti, anche da chi davvero ama, non compresa per quelli che sono i suoi sentimenti e in fuga da essi. Grazie spazio e cura sono riservati ai dialoghi e quelli che il protagonista porta avanti sono impregnati di un'epistemologia scorrevole, quasi un Socrate di tutti i giorni è de Stisi, ironico e pungente, ma in fondo sincero e veritiero: la voce di qualcuno che ha perso molto e non può far altro che dare, a modo suo. L'autore ha una sua idea di finale, tipico del giallo. La risoluzione dell'enigma è alla fine più semplice di tutto il percorso fatto per raggiungerla, come la nostra vita: che si risolve in poco, ma per arrivare alla fine occorre viverla pienamente.
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