Cosa sia
il dilemma del prigioniero è presto
detto. Il carcerato, il prigioniero in
cella, argomento di tanti racconti, libri
e film, sa di avere una sola via di uscita
per scappare: la finestrella con l'inferriata.
E per scappare ha bisogno della classica
"lima nella pagnotta" (le lenzuola
annodate verranno dopo
). Ma come
fare a procurarsi quella lima? Da chi?
Questo è il problema. Lo scrittore
viene spesso a trovarsi in una situazione
non dissimile da quella del carcerato
ed è un'esperienza istruttiva provare
a calarsi nei suoi panni. L'illusione
di avere le mani libere induce a vagolare
senza meta e si finisce per disperdere
le energie invece che concentrarle. Nulla,
invece, stimola tanto la creatività
quanto il bisogno di trovare la soluzione
ad un problema in un racconto. Fare arrivare
la lima, o costruire una scala di lenzuola
con cui fuggire. Ma siete veramente capaci
di far fuggire il nostro protagonista
dalla sua prigionia? Come prima sfida
vi propongo di scrivere un racconto della
lunghezza massima di sei cartelle (la
cartella standard è di circa di
trenta righe per sessanta caratteri ciascuna)
e che cominci con la frase: "Mi svegliai
con le mani e i piedi legati". Può
essere ambientato nel presente, nel passato,
o nel futuro; può essere horror,
romantico, fantascientifico, fantasy o
storico: non ha importanza. Unico requisito
è che il protagonista riesca a
fuggire.
A
cura di Mario Laudonio
topoldo@hotmail.it
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SFIDA CONCLUSA
OTTOBRE 2005
>>Il
racconto vincitore<<
Le
mani del pianista
di Astasia
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