|
|
|
|
|
VOTA QUESTO TESTO
|
|
Votanti:
515
Media
81.46%
|
|
In un tempo lontano una gazza ladra bussò:
Toc Toc!
-Chi è?
-La Gazza ladra!
-Cosa vuoi da me?
_La tua anima!
_Ma io non ho un anima!
_Allora dammi il tuo cuore!
_Ma io non ho un cuore!
_Allora dammi i tuoi ricordi!
_Ho cancellato ogni cosa!
La Gazza ladra s'innervosì, e sbattendo le ali fece uno strano verso e disse:
_Non deridermi ho poco tempo!
_Mi dispiace ma come ti ho detto non ho più niente, donami tu qualcosa te ne sarò grata.
_Tu ti burli di me. Sai benissimo di che stampo sono fatta.
Sbatte le ali in segno di superiorità. Vide un insetto, lo beccò e lo ingoiò con ingordigia.
_Io sono la Gazza ladra che tutto prende e niente dà!
_Io sono la tua ombra. Tutto ciò che è tuo m'appartiene.
La gazza ladra ebbe un tremito. Sputò l'insetto e cercando di ricomporsi con voce meno autoritaria disse
_Sei tu? Credevo di averti persa!
_Si son io! Il tuo errore non ha perdono e la tua vita mi darai!
Le rinuncia all'emozione hanno un peso, il peso della morte. Disse l'ombra.
_Ti prego no!
L'unica emozione che mi rimane e fuggire da lei!
_Come puoi fuggire da te stessa..
_Semplice, io son la Gazza ladra. Ti ho rubato la vista perchè tu non mi segua.
Ti ho rubato il cuore perche tu non possa sentirmi.
Ti ho rubato l'anima per non aver rimorsi.
Io sono la Gazza ladra che tutto prende e niente dà!
E tu non sei più la mia ombra, ora sono io a decidere di me stessa!
L'ombra impassibile girò intorno alla Gazza ladra e disse:
_sei tu che sei sempre in cerca di qualcosa e rincorri il tuo passato. Perchè?
Nei occhi della Gazza ladra si accese un fuoco, che forse non si era mai spento.
Chinò la testa , pensò, poi guardò l' ombra e disse:
_Perchè lui ho incontrato, e non riesco ad amarlo ma sò di amarlo.
_Male, ora non puoi più tornare indietro. E niente posso fare per te.
Tu mi hai abbandonato senza scrupoli e con l'inganno. E ora che vorresti?
_Il tuo aiuto.! Rispose la Gazza ladra.
_Da me che niente resta? Tu vieni a bussare alla mia casa senza porta?
Via! Vattene via!
Tu mi hai rinnegata e lo stesso io faccio con te.
La Gazza ladra si voltò
e nel suo amaro volo cercò il pianto.
Nubi oscure la invasero e tutto intorno il grigio astio.
Lui era tornato ma non la trovò e se ne andò. La Gazza ladra cercò il pianto.
Nessuno aveva orecchie e il rancore s'impadronì di lei.
Perse stallo e girandosi su se stessa precipitò.
Nessuno era disposto a salvarla.
Lui tornò indietro.
Davanti a quel corpo inerte si disperò e pianse.
Fu pioggia per giorni e giorni.
Fu buio e freddo.
Fu vento e ghiaccio.
Finche un giorno spuntò l'arcobaleno nell'oscurità.
Boccioli di rose emanavano fragranze,
pesci sguizzavano tra una riva e l'altra.
Una tenue luce sorrise alla terra.
Apparve la dolcezza e le accarezzò le ali.
Apparve la bontà e le accarezzo le ali.
Apparve l'altruismo e le accarezzò le ali.
Il calore riempì il cielo e scaldò la Gazza ladra
che si risvegliò.
La Gazza ladra pianse fino all'estremo delle sue forze.
Sfinita ma con la forza nel cuore andò nella sua tana
raccolse tutto ciò che aveva rubato ritornandolo a chi lo aveva estirpato
e ridiede la speranza a chi non credeva più.
Fu gioia.
Alla sua ombra adagiò un tappeto di primule
e la supplicò di tornare da lei.
L'ombra accettò.
La Gazza ladra emanò una forte luce.
Andò dal suo amore che era li ad aspettarla
e l'intero cielo s'illuminò.
Se ti hanno negato un sogno
ricordati che un tempo visse una Gazza ladra:
fu ladra e spietata
fu cinica ed egocentrica.
Poi incontrò l'amore e capì di aver vissuto una vita inutile.
La Gazza ladra morì per amore
un amore tanto immenso quanto il cielo.
Ora guarda su nel cielo
ed esprimi un desiderio
credi nell'amore
e il tuo sogno diventerà realtà.
©
Catia Capobianchi
|
|
|
|
|