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Assurdo virtuale
di Mauro Antonio Miglieruolo
Pubblicato su PB19
Elara Libri
Prezzo €
26 -
420 pp.
Una recensione
di
Andrea Coco
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Cosa c’è di peggio di sognare un incubo? Vederlo realizzato. E peggio di un incubo realizzato? Viverne uno più brutto. E peggio ancora? Non riuscire più ad uscire dall’incubo perchè tra sogno e veglia non c’è più alcuna differenza, rimpiazzati entrambi da una nuova dimensione temporale, virtuale. E come non bastasse è caduta anche la distinzione tra reale ed irreale, diventati una cosa sola, un assurdo appunto. La realtà è, insomma, diventata un assurdo virtuale. E “Assurdo Virtuale” si chiama proprio l’ultimo libro scritto da Mauro Antonio Miglieruolo, premiato come la migliore opera di fantascienza italiana del 2007. Il riconoscimento è stato consegnato all’autore, sabato 24 marzo, a Fiuggi, dopo la cena di gala dell'Italcon, la convention degli addetti ai lavori ed appassionati della fantascienza letteraria, la più importante iniziativa dedicata ad un simile genere letterario in Italia, giunta alla sua 33 ma edizione. Un premio che rappresenta un doppio riconoscimento: alla bravura dello scrittore e all’intuito della casa editrice Perseo, che ha pubblicato un volume antologico contente il meglio della narrativa breve di un autore considerato come il più originale e anticonformista scrittore italiano di science fiction. Una definizione rafforzata dalle parole dello stesso autore che, nel corso del suo intervento di presentazione dell’opera ha, infatti, lanciato una sorta di appello alle forze sane della fantascienza nazionale per lasciar perdere pessimismi e banalità e creare, tutti insieme, senza divisioni di generi e di settori, quella felicità creativa e propositiva che la fantascienza ha come essenza. D’altronde che Mauro Antonio Miglieruolo sia originale ed anticonformista, lo si può intuire scorrendo le pagine del libro, un romanzo breve, Assurdo virtuale, ed undici racconti, attraversati da una ventata di ribellione, di scherno e denuncia contro il “sacro” ed il “profano” quando tali valori diventano istituzioni (e quindi imposizioni), strutture rigide e come tali prive di vita, di significato. Un simile vento si porta dietro con sé una continua attività di denuncia e smascheramento delle ipocrisie del potere, sempre alla ricerca di una strada attraverso la quale opprimere l’umanità e convincerla della bontà delle sue idee, del pensiero unico. Miglieruolo è, senza dubbio, il più impegnato degli scrittori italiani di fantascienza, l’uomo che non mai ha rinunciato a credere nell’esistenza di un mondo migliore, descrivendo attraverso le sue storie alcune possibile vie di uscita dall’inferno in cui viviamo. A livello stilistico, la prosa di Miglieruolo è semplice. L’autore ha scelto di scrivere il libro utilizzando uno stile colloquiale con sprazzi di prosa aulica ed incursioni nei modi di dire del mondo del foro, della curia e della burocrazia. Il risultato è una prosa solo all’apparenza modesta che, invece, grazie alla sua apparente semplicità, cattura il lettore fin dalle prime pagine e senza annoiarlo mai lo porta con sé fino all’ultima riga. Assurdo virtuale: Internet è la Realtà oppure una grande Finzione? E’ un altro mondo o è il Mondo? E possiamo fare a meno di Internet senza correre dei rischi? Il Muro: Il muro separa i buoni dai cattivi, ma chi sono i buoni e chi i cattivi? E se l’erba del vicino è più verde perché non posso andare a vederla? E se la pubblicità è l’anima del commercio perché il commercio non ha un’anima? Il giardino dei rovi: Si nasce e si muore da soli. Almeno fino a quando non si tornerà ad esistere un mondo solidale. Merda di cane: Il liberismo selvaggio è la faccia peggiore del capitalismo, che trasforma tutti in merce. E alcuni in merde. Sopravvivenza: Quando la nave affonda ognuno pensa a sé, ma per fortuna non va sempre così. A volte, in simili frangenti, torna a galla la dignità umana. Riforestazione: Avendo distrutto la terra per i propri bisogni, ora l’uomo deve porre rimedio all’equilibrio sconvolto. Signora morte: Quando il denaro diventa la misura di tutte le cose, si possono commettere errori fatali. Metamorfosi: I bambini con la loro innocenza sono i veri diversi in una società di uguali, così diversi da sembrare dei deficienti oppure sono… Pazza: Robot che si comportano come uomini e uomini che sembrano robot. Mogli: Un duro atto d’accusa contro il pregiudizio, la crudeltà e il cinismo. Tema: Gesù attore: vita, morte e miracoli: Gesù visto come il più grande attore di tutti i tempi. Così bravo da sembrare un Dio. La fine di Giuda: “Povero Giuda, perduto per la disperazione, non per il tradimento, piccolo misero uomo di poca Fede!” (Andrea Coco)
L’autore: Mauro Antonio Miglieruolo, nato in Calabria nel 1942, è attualmente residente a Roma. I suoi primi racconti apparvero in appendice alle riviste di fantascienza “Galassia” ed “Oltre il Cielo” e nelle antologie “Destinazione Uomo” (Galassia 113 del 1970), “Amore a quattro dimensioni” (Galassia 137 del 1971). Il suo primo romanzo, “Come ladro di notte”, fu pubblicato nel 1972 all’interno del volume 159 della rivista Galassia.
L’opera non è in vendita nelle librerie, ma deve essere ordinato direttamente al sito web della casa editrice (www.elaralibri.it)
Una recensione di
Andrea Coco
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