Parte alla grande la collana Short Cuts delle Edizioni Historica, fondate dal giovane Francesco Giubilei, entusiasta ideatore della rivista Historica (www.historicaweb.com), adesso unita alla storica Il Foglio Letterario (www.ilfoglioletterario.it).
I racconti sono un genere poco appetibile alla grande editoria, ma restano lo strumento migliore per raccontare la vita di provincia attraverso rapidi bozzetti e descrizioni di caratteri che a prima vista sembrano surreali. Remo Bassini lo sa bene e ci regala un gioiello come Tamarri, sette brevi storie che parlano di ladruncoli di periferia, persone senza futuro, idealisti, romantici, sognatori, suicidi, impiegati con sogni di fuga e treni che corrono nella nebbia.
Il racconto che ho preferito è L'Augusto, storia di un sognatore che conosce Salgari e Rimbaud, morto suicida premendo il grilletto di due pistole puntate alla tempia. La giacca è uno stupendo monologo intriso di struggente poesia che indaga il rapporto padre - figlio ("Da quanti anni non vengo più a trovarti papà? Sai che non ricordo nemmeno bene il colore della tua tomba?"), ma soprattutto ci conduce in un viaggio a ritroso nel tempo e nel passato di ciascuno di noi. La scrittura di Bassini ricorda i migliori film di Federico Fellini, i suoi personaggi portano alla moria gli assurdi protagonisti di Amarcord, catturati dalla realtà che ci circonda, intrisi di autobiografismo lirico e di nostalgiche parti oniriche. Gli ingenui delinquenti di periferia ricordano i Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini e a tratti pure gli scenari de Le notti di Cabiria, solo che Bassini non parla di Roma, ma della sua terra, quella piana vercellese nascosta tra nebbie e ricordi.
Remo Bassini è autore di romanzi per Newton & Compton, il suo ultimo lavoro è La donna che parlava coni morti, mentre adesso sta lavorando a Bastardo posto, un noir di denuncia che uscirà per i tipi dell'editore romano. Fa piacere incontrare un autore edito da un gruppo medio - grande che ha il coraggio e l'umiltà di inaugurare il catalogo di un editore microscopico. Fa ancora più piacere notare che lo fa senza secondi fini (come spesso accade) ma solo per amore della letteratura. Remo Bassini e Francesco Giubilei sono la prova vivente che la letteratura è ancora una passione. Per fortuna...