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I processi del secolo
di Sabina Marchesi
Pubblicato su SITO
Anno
2008-
Editoriale Olimpia
Prezzo €
16-
303pp.
ISBN
9788825301830
Una recensione
diMiriam Ballerini
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Il libro della Marchesi è un saggio sui processi (enigmi, retroscena, orrori e verità in trenta casi giudiziari italiani da Gino Girolimoni e Marta Russo), svoltisi in Italia dal gennaio 1900 al maggio 1998. La scrittrice non solo ricostruisce i casi e le loro dinamiche, ma tratteggia l’ambientazione politica e sociale del tempo. “I processi del secolo” è senza dubbio frutto di una lunga e accurata ricerca, alla quale deve essere riconosciuto un grosso merito. Vengono riportati brani di giornali dell’epoca ed estratti dei processi. La Marchesi racconta con tono asciutto, cercando di restare il più possibile neutrale, non nascondendo nulla, nemmeno i fatti più cruenti. Per scrivere questo genere di saggi non bisogna temere la verità, e l’autrice ce lo dimostra appieno. Altro particolare del metodo di scrittura usato e che le rende merito, è che ha utilizzato vocaboli in voga nel tempo e dimessi nell’uso attuale. Ad esempio “infernotti” per cantine e “lestre” per radure utilizzate nel pascolo invernale. La sua ricerca va oltre, inserendo anche gli usi e costumi dell’epoca di cui ci sta raccontando, le canzoni, i libri, i dialetti. Troviamo storie dimenticate nel tempo o sconosciute ai più, accostate a quelle che sono rimaste impresse nella memoria collettiva, come ad esempio le vicende di Gino Girolimoni e Santa Maria Goretti. Casi rimasti senza giustizia, dove magari degli innocenti hanno pagato al posto dei veri colpevoli, e processi dove sono stati condannati quelli giusti. Possiamo leggere fra le righe le reazioni delle persone, notare come la gente si interessasse e partecipasse di più alle disgrazie altrui. La comunità nel bisogno si univa. Oppure dispiacersi per delle motivazioni dettate dalla ignoranza. Sicuramente un libro da leggere per chi si interessa di storie noir reali, dove i protagonisti, purtroppo, non sono personaggi inventati, ma persone vere, che hanno saputo commettere crimini orrendi. Dove, appunto perché lontano dalla dinamica di un giallo, vediamo che non è sempre vero che la giustizia trionfa. Dice Andrea Bedetti nella prefazione: “Ogni grande processo, volente o nolente, rappresenta lo specchio fedele del proprio tempo e Sabina Marchesi ci ricorda appunto ciò”.
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