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Celeste Aida
di Marinella Fiume
Pubblicato su SITO
Anno
2008-
Rubettino
Prezzo €
8-
136pp.
ISBN
9788849823271
Una recensione di
Salvo Zappulla
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Votanti:
9790
Media
79.5%
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Celeste Aida strappata alla terra e volata in cielo come una dolce nota di Verdi. Celeste Aida recisa alla vita da una mano tanto stupida quanto scellerata. Anche in questo drammatico intenso romanzo Marinella Fiume continua il suo incessante impegno civile. Cos'altro è, se non atto di giustizia, dare corpo, identità e vita, attraverso un'opera letteraria, a una creatura realmente vissuta cui il destino ha negato una normale esistenza? Ma ci sono colpevoli in questa storia? Si può considerare del tutto colpevole un uomo la cui goffaggine, l'ignoranza, il vizio dell'alcol e l'istinto animale hanno armato la mano? E una donna giovane, piacente, lasciata sola dal marito emigrato in America, è colpevole se ha ceduto a un naturale, fisiologico, desiderio di amore carnale? Alla fine un avvocato particolarmente brillante riuscirà a fare assolvere la madre per il delitto della bambina. Ma può bastare l'assoluzione degli uomini per una madre costretta a portare sul fardello della propria esistenza il rimorso di un'infamia così grande? Cioè aver contribuito ad armare la mano dell'assassino. In questa vicenda sono tutti perdenti. Una società di derelitti, o di vinti, come li avrebbe chiamati il buon Verga. Nel suo romanzo (Rubbettino pagg.131, euro 8,00) Marinella, intrecciando drammatica narrazione e rigorosa documentazione, che si avvale di testimonianze e carte processuali, ha voluto riportare alla luce un episodio di cronaca avvento a Fiumefreddo nel 1933; la storia di una bambina sepolta viva dal cognato che aveva una relazione con la stessa madre della bambina. Nel mezzo le degenerazioni delle leggi fasciste, tutte tese verso una società maschilista che identifica nella donna il terreno fertile da inseminare per procurare all'Italia nuovi figli da educare alle dottrine del Duce. Un romanzo scritto con il cuore e con la mente, forte e perfettamente calato nel suo contesto storico, grazie anche al sapiente uso che Marinella fa del dialetto, un impasto linguistico di rara efficacia.
Marinella Fiume, nata a Noto (SR), risiede a Fiumefreddo di Sicilia (Ct), cittadina di cui è stata sindaco. Dottore di ricerca in Letteratura italiana, insegna nei Licei e collabora con la Scuola di specializzazione per l'insegnamento nelle Secondarie Superiori dell'Università di Catania. Tra le sue pubblicazioni Vita di Orazia contadina e guaritrice (Palermo 1988), Il vecchio del Fiumefreddo (Acireale 1996), Sibilla Arcana, Mariannina Coffa 1841-1878 (Caltanissetta 2000); premio “Franca Pieroni Bortolotti” (Società delle Storiche-Comune di Firenze) e premio FIDAPA “Rosa Balistreri” (Giardini Naxos); i racconti L'angelo di Botero (Acireale-Roma 2005); ha curato il Dizionario Siciliane (Sr 2006).
Una recensione di Salvo Zappulla
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