GLI
AUDIOLIBRI DI PB
Le versioni audio dei migliori racconti
comparsi sulla rivista, lette dagli autori
o dai membri della redazione di PB. Da ascoltare
on line o scaricare gratuitamente nel proprio
lettore MP3 per portarli con sè in
auto, in metropolitana o... al lavoro. Al
momento sono presenti in archivo
124 racconti scaricabili gratuitamente. >>Clicca qui per ascoltare
Diario di poesia
di Giampaolo Giampaoli
Pubblicato su PB8
Anno
2002-
Prospettiva Editrice
Prezzo €
6-
40pp.
Collana I ridotti ISBN
Una recensione
diMarco R. Capelli
VOTA QUESTO TESTO
Votanti:
536 Media
79.61%
Un libro carico di presenze inespresse, percezioni inafferrabili, pure, apparentemente, a portata di mano. Poche poesie, evidentemente selezionate con cura per coprire un lungo arco di vita e di maturazione profonda, chiaramente scritte per un bisogno interiore cui la pubblicazione è seguita quasi casualmente.
Il linguaggio è semplice, però mai semplicistico e le immagini sono
costruite con cura, con pennellate leggere: Ho ancora davanti agli occhi / un inverno che tardava a finire. Fortunato chi avverte l’estate / con il tempismo di lei.
Si parla anche di amore, ma con la quieta curiosità di chi, nell’altro, cerca la conoscenza di sè, senza follia ma con una sorta di dolce malinconia che nasce dalla consapevolezza dell’impossibilità di fusione con l’altro da sè: Hai mai parlato con la tua anima? / Ti sei mai chiesta se è felice / di congiungersi alla materia / o se anche a lei, come a noi, / non è concesso scegliere.
E ancora: provava una profonda nostalgia / per tutte le illusioni / che avevano nascosto la realtà. / Lei era la giovinezza/persa prima del tempo. Lei era il suo unico rimpianto.
Ci sono omaggi più o meno nascosti a Ungaretti, Montale, Tozzi e Gozzano (non per caso una delle poesie della raccolta si intitola "Per Claudia, la signorina Felicità") ma affiora, qua e là, anche un certo sentore Leopardiano.
I momenti di vita immortalati in queste poesie escono dall’esperienza del singolo, come è proprio della vera poesie, per divenire universali, simboli di un’esperienza umana stupefatta e comune. Attraversa tutta la raccolta un senso di ineluttabilità indefinito, quasi uno sfinimento che però non riesce a cancellare in toto la gioia di esistere, che non si trasforma mai in resa.
Un verso per tutti: La tua voce era un codice / difficile da decifrare. / Ci sono riuscito, / ma non è servito.
IMPORTANTE: Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non assume carattere periodico e viene aggiornato senza regolarità ogni qualvolta se ne presenti la necessità
ovvero secondo
la reperibilità e disponibilità dei contenuti e delle informazioni. Pertanto, il presente sito non può essere in alcun modo considerato testata
giornalistica assoggettabile
agli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge n. 47 del 1948.