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Il tempo passato fuori
di Carolyn Laughter
Pubblicato su SITO
Anno
2002-
Corbaccio
Prezzo €
13,50-
224pp.
ISBN
9788879724944
Una recensione di
Miriam Ballerini
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Votanti:
6015
Media
79.4%
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Carolyn Slaughter ha passato la maggior parte dell'infanzia nel deserto del Kalahari, in Botswana. Questo libro è il frutto dei suoi ricordi. In copertina c'è una foto sua, con la sorella maggiore Angela; le ritrae bambine, sorridenti all'obbiettivo, di quel sorriso tipico dell'infanzia. Eppure, dietro a questa bella immagine, si scoprono gli abusi di un padre violento e l' instabilità di una infanzia passata da un paese all'altro, senza un posto da chiamare con sicurezza "casa". Tutto ciò salta fuori, come una macchia d'inchiostro che sporca la pagina, anche se il tutto viene eclissato dalle stupende immagini dell'Africa, vista dagli occhi di una bambina. Ci sono frasi vestite di una poesia delicata, che descrive come se, aprendo il libro, si aprisse una finestra sull'Africa al tempo del colonialismo inglese. Tutta la storia, le vicende politiche, le crisi di una madre depressa e distante, gli abusi di un padre violento che si nasconde dietro al perbenismo borghese di una famiglia inglese; tutto questo viene narrato tramite i ricordi di Carolyn, a partire dai suoi 6 anni d'età. Senza la malizia che si acquisisce nell'età adulta, ma visto con gli occhi di quei anni. Nello stesso modo descrive il suo personale cammino che calpesta un esaurimento nervoso che l'ha attanagliata fin dalla più tenera età. Bellissimo il finale, ricco di significato e di amore per la vita; a riprova che su un cumulo di macerie, niente può impedire a un fiore di nascere. "Ora capisco che nessun posto è più bello di un altro, e la bellezza appartiene a chiunque la ami. La luce levigata dell'America è giunta dall'Africa e arriverà fino all' Havana e a Helsinki prima di atterrare nel grembo di Dio. Il vento fresco che soffia dai Caraibi è carico di profumo speziati, e il temporale d'estate rovescia la stessa pioggia sia a Honolulu che in Tibet e a Gaberones. La luce del sole in Guatemala è tenue come nel Sussex, e le montagne sono emerse dalla collisione dei continenti sia in India che nel Karoo. Un fiore nato un giorno fa parte della bellezza della terra sia in Siberia che nel Kalahari. A questi giorni, ne seguiranno altri".
Una recensione di Miriam Ballerini
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