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Aramei, le oscure origini di un popolo
di Michela Alessandroni
Pubblicato su SITO
Anno
2012 -
Flower-ed
Prezzo €
14,00 -
156 pp.
Una recensione
di
Cinzia Baldini
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Votanti:
4474 Media
78.84 %
Il commento a questo lavoro di Michela Alessandroni, lo faccio con molta umiltà, da semplice lettrice interessata all’argomento storico trattato, in quanto la specificità scientifica della materia considerata richiede conoscenze e approfondimenti culturali che personalmente, in questo campo, mi fanno difetto. Nonostante l’autrice mi avesse avvertita che mi sarei trovata alle prese con un volume di saggistica molto tecnico e specifico ho voluto comunque leggerlo e alla fine, pur con i miei limiti, ne sono rimasta entusiasta. Vuoi perché il popolo degli Aramei, essendo appassionata di archeologia eretica, mi riporta alla Mesopotamia, la terra che vide la nascita e la scomparsa della grande civiltà di Sumer prima e degli Assiri e Babilonesi in seguito o vuoi perché nonostante la tecnicità del testo l’Alessandroni scrive in maniera talmente chiara che non è possibile non lasciarsi irretire da ciò che discute e dalle tesi che presenta. Già il titolo del volume può essere considerato il manifesto delle sue indagini: ARAMEI, LE OSCURE ORIGINI DI UN POPOLO al pari dei primi paragrafi dell’introduzione: ”La maggior parte degli studiosi è concorde nel considerare gli Aramei una nuova entità nel mondo vicino-orientale dell’Età del Ferro, rappresentando per essi lo sviluppo dell’elemento nomadico presente in Siria e in Alta Mesopotamia sin dal Tardo Bronzo. Questa visione è alquanto limitante, in quanto taglia nettamente con un passato più remoto e non prende per nulla in considerazione i documenti scritti del II e del III millennio che incoraggiano a una ricostruzione storica diversa”. L’e-book è articolato in quattro sezioni in ognuna delle quali l’analisi è portata avanti, pagina dopo pagina, senza pregiudizi di sorta ma con rigore scientifico e grande professionalità. Nella prima parte l’autrice ci presenta i motivi che l’hanno indirizzata verso questa ricerca storica ossia la ricostruzione a posteriori, attraverso le analisi di testi millenari rinvenuti nel vicino Oriente, delle origini degli Aramei. Un’antica popolazione di origine semitica più volte citata nell’Antico Testamento di cui si conosce ancora poco ma la cui lingua, l’aramaico, per alcuni versi simile all’ebraico, costituì fino all’invasione araba dell’antico Oriente, “personalizzato” nei loro “dialetti”, la lingua universale di molte popolazioni vicino-orientali. Lo studio prosegue con un minuzioso lavoro di selezione delle testimonianze scritte a cui la ricercatrice ha attinto per formulare le sue teorie ed “Infine, dopo aver individuato e tradotto le fonti, ho tentato una ricostruzione storica basata su di esse, senza preconcetti e con il solo intento di far luce su quel lungo periodo oscuro della storia aramaica”. Poco oltre la metà dell’e-book, nel paragrafo in cui tratta “Il periodo medio-assiro: dagli Akhlamu Armaya agli Aramei”, come segnalato dall’autrice stessa, si ha “il momento centrale dell’indagine”, in cui l’Alessandroni riporta ad una ad una le speculazioni formulate nel corso degli anni da autorevoli studiosi quali Dupont-Sommer, Kupper, Moscati, Sacchi, Malamat, Schwartz e Zadok e ne segnala le criticità o i punti di forza fino a presentare una sua originale e dettagliata teoria. Teoria che poggiata su solide fondamenta approfondirà e sosterrà nelle conclusioni. Esse, insieme alla ricca bibliografia, costituiscono le ultime unità del volume. Un e-book, a mio modesto parere, assai interessante a cui si può avvicinare serenamente il lettore che cerca un saggio di elevato tenore culturale, l’appassionato che vuole approfondire i suoi studi e, senza tema di essere deluso, lo specialista della materia.
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