Quando iniziai a leggere le poesie di Barbara, sparse qua e la sull’osannato e deprecato FaceBook, non riuscii a dirle altro che “belle, belle, belle”. Ed ora lo aggiungo ancora una volta: BELLE. Le poesie di Barbara sono uniche. Intendiamoci, ogni poeta è unico nel suo modo di sentire e di esprimersi; ma io mi ero ormai abituata a componimenti di poche righe, e con poche parole: Barbara, con una sua poesia, riempie intera la pagina del libro, anzi,i versi sembrano volerne scappare fuori, continuare la storia. Io li trovo veri e propri racconti in versi. Versi sciolti, liberi. Qualcuno potrà ancora credere che sia più facile tramutare un racconto in rima, per dargli il sapore della poesia: non è così. Barbara riesce a dare ai suoi versi armonia, cadenza, ritmo e musica. Leggendo il libro pensavo: dov’è la musica? Qui ci vuole la musica, serve un compositore che unisca le note, perché questi bellissimi racconti , pieni di magiche metafore, si possano cantare! Poi, ho capito che la musica c’era già. Era insita nelle parole. Ho chiuso gli occhi, e mi sono lasciata andare alla pura Poesia, all’incanto già presente. Ho sognato fogli di pergamena vergati da una penna intinta in un calamaio dall’inchiostro capace di mutare colore, volare, volare fino a me, per comporre il libro, la silloge. E la Poesia è entrata nel cuore. Molte, tra quelle di Barbara, sono poesie d’amore. In realtà lo sono tutte, seppure in modo diverso, perché si può amare in tanti modi, e l’amore non è sempre e solo ciò che nasce in una coppia. E’ amore per i figli, amore per la vita. La silloge sembra dipanare un racconto ad episodi: prima abbiamo molte poesie d’amore felice, incantato, che vola “oltre il possibile e l’impossibile” , tra le fiamme del Fuoco fino a raggiungere l’Arcobaleno. Poi, poco alla volta, emergono altri sentimenti: gelosia, disperazione, rabbia, frustrazione. Rinasce infine un amore più maturo, più consapevole; e anche se le ultime poesie sembrano indicare un abbandono, la capacità di Amare si è fatta più forte che mai, ha trovato nuovi stimoli. Sono stupende le poesie dedicate alla figlia, come pure la dedica: “[…] ha reso la mia vita degna di essere vissuta” . Esprimono ciò che sento anch’io, molto meglio di come potrei mai dirlo, insieme a “Fra i grazie mancati”. Mi ha fatta quasi piangere, ed io non mi commuovo facilmente, “Un luogo magico”, dedicata a tutti i bimbi mai nati. Ho provato anche questo: credevo di averlo superato, invece, la magia di Barbara mi ha fatta riflettere, dolorosamente. Io penso che la mia figliola abbia provato due volte: ha bussato, ma non è riuscita ad entrare, poi ha tentato di nuovo, e caparbia com’è ha fatto di tutto per venire al mondo. So che non sempre è così facile. Ed è strano che di questa terribile esperienza, non abbia mai letto nulla, capace di ricordare questi “dolci angioletti”. Barbara non dimentica le donne (8 marzo, ritratto di donna, mamma) , non dimentica nessuno:gli anziani, i ribelli, le persone sole. Avevo anticipato che questa silloge è densa di amore, che Barbara sa donare a tutti. Per capire bisognerebbe leggere le sue poesie: mi hanno catturata perché sono magiche, scritte con un linguaggio che va oltre il vissuto, personalissimo nei suoi accostamenti. A tratti sembrano persino delle Fiabe, come “Il cavaliere Mascherato”, ma sono fiabe scritte per gli adulti, purchè siano capaci di usare l’immaginazione, e volare, superare la parola, per entrare nel sentimento. E’ mia consuetudine citare una poesia particolarmente significativa: oggi vorrei citarle tutte, ma mi è impossibile, ho scelto quindi alcuni versi, che mi paiono particolarmente carichi di magia, quella che a me piace ritrovare in chi sa scrivere oltre gli schemi. Sono anche spiritosi, allegri; un po’ anomali rispetto allo spirito serio e delicato che anima la silloge, ma dimostrano quanto Barbara sia capace di avvicinare l’infinito al lettore, e di creare con parole fatate… tutto ciò che vuole. 4 Sensi (e)saltati in padella. La cena? Ci penso io! Nuvole rosa, sulle quali sedersi. Un lembo di cielo, come tovaglia. La luce degli occhi crea l’atmosfera. Spicchi di luna, guarniti con schegge d’aurora E conditi con succo d’amore. Una spolverata di stelle, e Mentre le note del cuore si diffondono nell’aria, ci gusteremo un ottimo piatto ar-dente!