LUCREZIA MERISI CARAVAGGIO è il romanzo di esordio di Erasmo Scinicarelli, l'opera di un neoautore che, a mio modesto avviso, non passerà inosservata.
Il libro può essere catalogato come un giallo poliziesco ma con delle peculiarità "sui generis" che lo rendono efficace anche dal punto di vista artistico, culturale e psicologico.
LUCREZIA MERISI CARAVAGGIO è un lavoro letterario dai risvolti profondi e suggestivi, dalla coinvolgente trama e dagli intriganti intrecci che combinati dalla sapiente narrazione dello Scinicarelli sono forieri di sensazioni forti ed emozioni intense, stimolanti e commoventi.
Oltre agli approfonditi esami psicologici di Umberto, Lucrezia, Carelli, Cesta -protagonisti indiscussi- mi sento di evidenziare per i futuri lettori, anche quelli di tutti i personaggi "secondari" (ma non troppo!) che gli ruotano intorno. Come, da menzionare, è anche l'ottima scelta dei loro tratti salienti. Tutti insieme, alternandosi nei capitoli, danno vita ad uno scenario assolutamente aderente alle realtà e fanno metabolizzare in maniera significativa l'ambiente sociale in cui si muovono e si relazionano.
Colonna portante del libro è senz'altro l'arte che è magnificamente presente in tutta la vicenda e viene rappresentata dall'autore con scorrevolezza e semplicità di linguaggio attraverso le descrizioni artistiche ed i "colloqui storici".
Commovente l'ambientazione della storia nella storia, ossia quella dei volontari che svolgono in sordina la loro opera di carità e che entrano con discrezione e rispetto nella vita di coloro che non hanno voce, dei reietti, dei dimenticati.
Un thriller che riassumerei così: un gagliardo intreccio tra una storia d'amore familiare, di sofferenza, di passione artistica e di abnegazione professionale, di dedizione verso il prossimo e di generosità incondizionata e senza secondi fini.
Degne di nota sono anche le ambientazioni colorate, incisive e vivide che hanno il pregio di trasportare il lettore direttamente nei vari luoghi della città Eterna in compagnia dei protagonisti del romanzo.
Magnifica e potente, infine, l'esaltazione, da parte dello Scinicarelli, della figura del Caravaggio, il pittore maledetto ma dal tratto artistico unico, talento nazionale ineguagliabile, dall'ispirazione eccezionale.
Il finale, sperato, ma niente affatto scontato, giunge liberatorio tanto per i protagonisti, che finalmente andranno incontro alla loro nuova vita, quanto per chi legge, per trovarvi il meritato e sospirato lieto fine.