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Neoplasie civili
di Lorenzo Spurio
Pubblicato su SITO
Anno
2014-
Edizioni Agemina
Prezzo €
10-
64pp.
ISBN
9788895555744
Una recensione
diMichela Zanarella
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"Lorenzo Spurio in questa sua raccolta poetica usa un linguaggio moderno, asciutto, ma lo fa con leggerezza creativa, senza mai debordare dal solco che lo tiene legato ad una poesia d'immagini..." Così Ninnj Di Stefano Busà ci introduce alla lettura della nuova silloge di Lorenzo Spurio "Neoplasie civili" edita da Edizioni Agemina.Il titolo accosta due termini particolari "Neoplasie" e "Civili". Analizzando le due parole si entra già in contatto con una realtà cruda e schietta, le neoplasie non sono altro che patologie tumorali, sono masse di tessuto che crescono in eccesso e in modo irregolare, l'accostamento al termine "civili" sta quindi ad indicare la concretezza nell'attualità di ciò che il poeta vede intorno a sè, una visione del mondo contestualizzata nell'epoca che stiamo vivendo. Quando si fa riferimento alla poesia "civile" il pensiero va al grande Pier Paolo Pasolini, che attraverso la poesia ha analizzato in profondità i cambiamenti della società, portando alla luce verità a molti scomode. La poesia di Lorenzo Spurio si può definire "visiva", ci consente di vedere perfettamente ciò che l'autore comunica in versi: "La sommità d'un capannone d'eternit/mi squadrava sospetta". E ci si trova proiettati in un linguaggio tagliente, incisivo, a volte spiazzante, dominato da assonanze e dissonanze, che danno il ritmo adeguato al significato delle parole. Lorenzo Spurio è un attento osservatore e riesce con abilità a lanciare messaggi di denuncia, ad affrontare realtà fastidiose e delicate, senza mai calcare troppo.Con forza e coraggio rivela le assurdità del nostro tempo, lo fa dedicando versi al presidente boliviano, a Lady Diana, allo scrittore francese Dominique Venner che si è suicidato nella cattedrale di Parigi come forma di protesta nei confronti della legge che liberalizza i matrimoni Gay. Spurio ripercorre in poesia fatti e accadimenti che hanno segnato il nostro secolo, con le sue riflessioni in versi non nasconde "deliri affossati", "deplorevoli inganni" o "promesse stantie".Molto toccante la poesia dedicata a Fabiana Luzzi, la quindicenne di Corigliano Calabro accoltellata dal fidanzato coetaneo, bruciata viva. Lorenzo Spurio ci mette di fronte al marcio della società, a quel male che ogni giorno ci scorre davanti e che non sempre riusciamo ad afferrare totalmente.La sua scrittura è decisa e immediata, pronta ad esprimere indignazione, a raccontare vigliaccherie e tragedie con profonda onestà e limpidezza: "Nel caos roboante/ di giornate squallide e ripetitive/mi son estraniato da tutto e/qualcosa è successo". Lorenzo Spurio si confronta con la storia, con il mondo e si affida alla poesia, arte necessaria per scuotere le coscienze.
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